
LUSTRI:
"RIFLESSI E RISONANZE"
I primi manufatti di questa collezione risalgono al 1983, sono ottenuti applicando un "lustro"
a base di nitrato d'argento e bismuto
dall'effetto iridescente.
Il lustro viene distribuito su campiture
più o meno estese o sull'intera superficie smaltata dell'oggetto creando una luminosità cangiante.
I metalli preziosi (oro e/o platino) distribuiti su piccole aree e nelle filettature partecipano al gioco decorativo e al potere riflettente già amplificato dal "lustro"rispetto a quello dello smalto di base cotto in seconda cottura, "riflessi" caldi quelli dell'oro e freddi quelli del platino.
I colori e i metalli preziosi sono "risonanze" talvolta astratte che si disciplinano in una tecnica rigorosa e capricciosa allo stesso tempo.


(qualche osservazione)
Molto probabilmente fra tutte le tecniche è quella che meno permette risultati certi e prevedibili. E' un terzo fuoco che si effettua su pezzi finiti e non sempre è facile individuare l'intervallo di rammollimento* e la velocità di consolidamento nella discesa dei gradi del rivestimento vetroso, dovuta anche al tipo di forno più o meno dispersivo e alla massa del carico, cioè alla quantità e spessore e distanziamento dei materiali infornati - in genere pezzi unici e ovviamente diversi ad ogni infornata -. Inoltre nei nostri forni la qualità del gas e relativa pressione di cottura è una variante non completamente gestibile, come pure l'affidabilità del pirometro e dei coni.
*il rammollimento serve ad inglobare ed ancorare alla superficie le particelle metalliche e deve essere né troppo e né poco